A voce alta: “Il dormiente di pietra” di Mak Dizdar

Per la lettura #avocealta di oggi vi accompagno in Bosnia ed Erzegovina, a Sarajevo, città di Mak Dizdar, il “Dante bosniaco”, che nel 1966 pubblicò la prima edizione di un maestoso poema comunitario: Il dormiente di pietra, da cui è tratta la poesia che vi leggo, “Scritto sul tempo”.

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Autore: Giulio Gasperini

Nato nella Maremma toscana trent'anni fa (ora più, ora meno), studente a Firenze e Roma, adesso operatore sociale ad Aosta. Senza dubbio si può definire un "migrante". Ma solo per passione, perciò fortunato. Al quarto libro di poesie ("Migrando", END Edizioni, 2014), cercare di star fermo il meno possibile: non ha ancora trovato nessun antidoto (ammesso che lo stia cercando) alla sua irrequietudine. In uscita, il libro da lui curato con la collega Tiziana Gagliardi "Stran(i)eri. Storie di alfabetizzazione" (END Edizioni, 2019) che raccoglie l'esperienza dei tre anni della Scuola di italiano DoubleTe per richiedenti asilo e profughi di Aosta.

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