Gli haiku del laboratorio “Poesia in rete”

Un progetto esaltante quello che è andato in live streaming grazie alla Libreria Il Mosaico di Tirano (SO): un “laboratorio” poetico con i partecipanti del mio corso di poesia tenuto in Svizzera a febbraio 2020, grazie all’iniziativa della Pro Grigioni Italiano di Poschiavo.

In questi tempi di separazione fisica e di distanziamento sociale ci siamo trovati collegati online per continuare il nostro lavoro collaborativo sulla parola che diventa poesia e sulla poesia creata dalle parole.

Seppur con alcune difficoltà tecniche iniziali, il laboratorio è stato un successo, seguito da tante persone che hanno interagito con i partecipanti.

Come tema del laboratorio avevo scelto il termine CASA, che così tanto è cambiato, nella nostra realtà e percezione, in questi mesi di assedio. Ragionando proprio sul termine CASA in ogni suo possibile aspetto abbiamo composto sul momento, abbiamo ragione e ci siamo dati il tempo necessario per scrivere, in altri luoghi e tempi.

Adesso, raccolgo qua i componimenti che sono stati prodotti, per lasciare una traccia del nostro lavoro.

Inizio con la pubblicazione degli haiku.

Case
Già c’è chi disse,
la mia casa è nei cieli.
Oggi risuona
(Simona Tuena)

Finestre sorde
la primavera fuori –
il gatto dorme
(Giulio Gasperini)

Nella capanna
alberga il fulmine
che ci ripara.
(Camilla Bertolina)

Mura
Esiliato qui
colgo nuovi dettagli
di meraviglia
(Alberto Camarilla)

Qui trovate il live.

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Autore: Giulio Gasperini

Nato nella Maremma toscana trent'anni fa (ora più, ora meno), studente a Firenze e Roma, adesso operatore sociale ad Aosta. Senza dubbio si può definire un "migrante". Ma solo per passione, perciò fortunato. Al quarto libro di poesie ("Migrando", END Edizioni, 2014), cercare di star fermo il meno possibile: non ha ancora trovato nessun antidoto (ammesso che lo stia cercando) alla sua irrequietudine. In uscita, il libro da lui curato con la collega Tiziana Gagliardi "Stran(i)eri. Storie di alfabetizzazione" (END Edizioni, 2019) che raccoglie l'esperienza dei tre anni della Scuola di italiano DoubleTe per richiedenti asilo e profughi di Aosta.

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