A voce alta: Mandela incontra Leah di Wole Soyinka
Il grande scrittore nigeriano Wole Soyinka ci ricorda, con alte parole, di come la privazione alla libertà (in particolare quella all’autodeterminazione) sia prerogativa dell’essere umano; e che violenze e vessazioni vengono compiute sotto ogni cielo, ad ogni latitudine e longitudine. Oggi, #avocealta, la sua splendida Mandela incontra Leah.
Nato nella Maremma toscana trent'anni fa (ora più, ora meno), studente a Firenze e Roma, adesso operatore sociale ad Aosta. Senza dubbio si può definire un "migrante". Ma solo per passione, perciò fortunato. Al quarto libro di poesie ("Migrando", END Edizioni, 2014), cercare di star fermo il meno possibile: non ha ancora trovato nessun antidoto (ammesso che lo stia cercando) alla sua irrequietudine. In uscita, il libro da lui curato con la collega Tiziana Gagliardi "Stran(i)eri. Storie di alfabetizzazione" (END Edizioni, 2019) che raccoglie l'esperienza dei tre anni della Scuola di italiano DoubleTe per richiedenti asilo e profughi di Aosta.
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