Lo lessi anni fa; forse troppo giovane. Il ricordo del romanzo si confuse con quello di Audrey Hepburn e del film.
Ma c’è un abisso tra i due: entrambi meravigliosi, ma ognuno a modo suo.
La narrazione del romanzo di Truman Capote è inarrestabile, meravigliosa, mozza il fiato ed è una scossa sottopelle, tellurica, incontenibile. La Holly Golightly del romanzo è una forza della natura, un concentrato di inarrestabile potenza; una divinità incontenibile.
Questo romanzo mi ha coinvolto e commesso. Una perla rara, una narrazione magnificente. L’ho riscoperto, fortunatamente. Da adesso, non me ne separerò mai.
“La patria è dove ci si sente a proprio agio. Io la sto ancora cercando”.
Holly Golightly