Il 25 maggio è la giornata mondiale dell’Africa, immenso continente che amo come fosse la mia casa. Con questo bel vestito dafani burkinabé, regalatomi dagli abitanti del villaggio di Siena (coincidenza) dove opera l’Associazione FOGUNI Burkina Faso ONLUS, oramai qualche anno fa, oggi leggo #avocealta Vita galleggiante di Roli Hope Odeka.
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Thomas.
Una poesia nata dai miei ricordi del Burkina Faso, la “Terra degli uomini integri”, come il miracoloso Thomas Sankara.
Thomas
(Ricordi della Terra degli uomini integri).
Cancellasti il nome coloniale – lo
ribattezzasti per un inizio esplosivo:
la terra degli uomini integri. Nudi,
sulla terra, si battono i piedi – sono
ritmo e pulsazione – una rivoluzione
che conobbe corta fioritura. Parlasti
al mondo, intero, tutto riunito, per
assicurare la tua voce al futuro sempre
più anteriore. Neanche la tua tomba
conobbe pace – le ossa, le vertebre,
le falangi – di chi protese mani di
saluto all’occidente rapace. Nella
polvere rossa, in disparte (la solleva
l’harmattan) un vento feroce che
impasta la luce e la inghiotte in una
notte precoce – come fu la tua propria
stagione – scommessa di una salvezza
che conobbe solo promessa e si spezzò
al suono fitto di un proiettile genuflesso.