Carlo Michelstaedter visse solo 23 anni; nel 1910, a Gorizia, pose fine alla sua vita con un colpo di rivoltella, prima di riuscire a discutere la sua tesi in filosofia greca, La persuasione e la rettorica, pubblicata poi postuma. Autore di alcune poesie filosofiche particolarmente interessanti, scrive squadernando la sua capacità di analisi chirurgica della parola, vettore di un pensiero complesso e compiuto. Oggi, #avocealta, leggo la sua Il canto delle crisalidi.