Il Mediterraneo non è semplicemente un mare: è un simbolo di opposti richiami. Da un lato, un ponte, un crocevia di contatti e contaminazioni; dall’altro, una muraglia, una frontiera, un confine ancora più feroce perché liquido e ineffabile. È un simbolo, il Mediterraneo, anche per chi abita lontano dalle sue rive: è il caso della scrittrice di oggi, Ana Luísa Amaral, portoghese, e della sua magnifica Mediterraneo. #avocealta
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Io ♥️ Lampedusa
Lampedusa è da sempre un faro che illumina la notte, un appiglio nella tempesta, una certezza per i naufraghi, un orizzonte possibile aperto ai venti e ai viaggiatori, una biblioteca ricca che è sempre porto sicuro, un balsamo di calma negli affanni.
Io ♥️ Lampedusa (e molt* di coloro che la popolano).
“Kater I Rades”.
Oggi su ChronicaLibri ho recensito lo splendido “Kater I Rades” di Francesco Niccolini e le illustrazioni di Dario Bonaffino per BeccoGiallo Editore: il naufragio di Stato della motovedetta albanese avvenuto nelle acque del Mar Adriatico il 28 marzo 1997, per colpa della corvetta italiana Sibilla.
Perché certe colpe non si derubricano mai dall’attualità.
http://www.chronicalibri.it/2015/04/kater-i-rades-il-naufragio-eterno-della-speranza/
3 ottobre 2013.
Per il 3 ottobre 2014, a un anno dal naufragio che è costato la vita a 366 migranti, scrissi un editoriale per la rivista Versante Ripido (http://www.versanteripido.it/editoriale-di-gasperini/) dal titolo “Già un anno e nulla è ancora cambiato”.
Il 3 novembre 2013 è stato creato a Lampedusa il “Giardino della memoria”: sono state piantate 366 piante della macchia mediterranea in ricordo delle vittime.
Foto di Giuseppe Milana.
Sotto il cielo di Lampedusa II
Dopo il grande successo di “Sotto il cielo di Lampedusa – Annegati da respingimento” della casa editrice Rayuela Edizioni (http://www.rayuelaedizioni.com/), sta per uscire il secondo volume, con una nota introduttiva di Gino Strada e con una mia poesia, “Sale”, scritta a un anno di distanza dal naufragio del 3 ottobre 2014.