Una mia poesia, tratta da Migrando (End Edizioni, 2014).
La Porta d’Europa.
Sulla soglia traccio un solco con
la punta della scarpa. L’orizzonte
tutt’attorno di azzurro si scontorna
e squaderna un respiro di vento.
L’ombra cala, si appoggia alla terra,
solleva la polvere che dovunque si
posa. Non conosco direzioni né
provenienze, come acqua che si finge
incolpevole e innocente travasa.