Liberati, oggi, dal regime nazifascista, da una dominazione violenta e crudele, che privò uomini e donne delle loro libertà politiche, sociali, civili e anche umane, non potendo essere quello che realmente erano. Intenti di regimi simili si stanno riaffermando in varie parti del mondo e dell’Europa: è per questo che la resistenza deve continuare, senza mai abbassare la guardia.
Oggi, #avocealta, letture di Italo Calvino.
Nato nella Maremma toscana trent'anni fa (ora più, ora meno), studente a Firenze e Roma, adesso operatore sociale ad Aosta. Senza dubbio si può definire un "migrante". Ma solo per passione, perciò fortunato. Al quarto libro di poesie ("Migrando", END Edizioni, 2014), cercare di star fermo il meno possibile: non ha ancora trovato nessun antidoto (ammesso che lo stia cercando) alla sua irrequietudine. In uscita, il libro da lui curato con la collega Tiziana Gagliardi "Stran(i)eri. Storie di alfabetizzazione" (END Edizioni, 2019) che raccoglie l'esperienza dei tre anni della Scuola di italiano DoubleTe per richiedenti asilo e profughi di Aosta.
Leggi tutti gli articoli di Giulio Gasperini