Strenuo oppositore della Dittatura dei Colonnelli, in Grecia, Alekos Panagulis ha sempre ricercato, con la sua azione politica e poetica, l’esaltazione della libertà e la condanna, anche fisica, della dittatura e dell’oppressione, pagando le sue azioni con il terribile incarceramento nella prigione di Boiati. Oggi, #avocealta, il suo inno Ricorda, per un risveglio delle coscienze e una condanna dell’accidia più virulenta.
Nato nella Maremma toscana trent'anni fa (ora più, ora meno), studente a Firenze e Roma, adesso operatore sociale ad Aosta. Senza dubbio si può definire un "migrante". Ma solo per passione, perciò fortunato. Al quarto libro di poesie ("Migrando", END Edizioni, 2014), cercare di star fermo il meno possibile: non ha ancora trovato nessun antidoto (ammesso che lo stia cercando) alla sua irrequietudine. In uscita, il libro da lui curato con la collega Tiziana Gagliardi "Stran(i)eri. Storie di alfabetizzazione" (END Edizioni, 2019) che raccoglie l'esperienza dei tre anni della Scuola di italiano DoubleTe per richiedenti asilo e profughi di Aosta.
Leggi tutti gli articoli di Giulio Gasperini