A voce alta: Oltre il tempo, oltre l’angolo di Cristina Campo
Cristina Campo fu voce provocatrice e al tempo stesso schiva, persino anacoretica. Scrisse poco, più di quello che sarebbe stato necessario (come lei stessa amava dire). Esperienza decisamente curiosa, la sua, che iniziò nel 1956 con la raccolta “Passo d’addio” (Scheiwiller). Oggi, #avocealta, leggo la sua Oltre il tempo, oltre l’angolo.
Nato nella Maremma toscana trent'anni fa (ora più, ora meno), studente a Firenze e Roma, adesso operatore sociale ad Aosta. Senza dubbio si può definire un "migrante". Ma solo per passione, perciò fortunato. Al quarto libro di poesie ("Migrando", END Edizioni, 2014), cercare di star fermo il meno possibile: non ha ancora trovato nessun antidoto (ammesso che lo stia cercando) alla sua irrequietudine. In uscita, il libro da lui curato con la collega Tiziana Gagliardi "Stran(i)eri. Storie di alfabetizzazione" (END Edizioni, 2019) che raccoglie l'esperienza dei tre anni della Scuola di italiano DoubleTe per richiedenti asilo e profughi di Aosta.
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